Tratto da: Editoriale La pedagogia  speciale  è  per  le  persone,  la  società  e  la  democrazia

Michele Corsi, Catia Giaconi e Gabrielle Miller:
pratiche trasformative e processi emancipatori; culture  da  costruire  e  pratiche  inclusive  da  porre  in  essere  nelle  relazioni  fra  università  e  territori  anche  in  chiave  multi-regionale; comunità  educante  e  pertanto inclusiva e viceversa.  E ancora: resoconti  di  esperienze,  quale  quella  del  TFA  fra  intercultura,  scuole, famiglie e comunità inclusive – con attenzione mirata, in altro contributo, anche ai rapporti fra la docenza inclusiva e la dimensione interculturale; studi   di   caso; progetti   di   ricerca   e   formazione   sia   per   favorire   l’occupabilità complessa che inveri l’operosità di ogni persona – ad esempio, la “Mission   Inclusion”   dell’Università   di   Foggia,  che nelle   scuole   dell’infanzia (il  “Group  based  Early  Start  Denver  Model”) e altri relativi a contesti internazionali come “i profili degli studenti STEM in America Latina e in Europa”; laboratori di formazione; robotica e metodologie didattiche per l’inclusione; povertà  educativa (quanta, troppa!); transizione  alla  vita  adulta  dei  giovani  con  disabilità  intellettiva – e con attenzione nondimeno alle loro famiglie  e  ai  loro  genitori;    come  pure  lo  “sguardo”  mouneriano  rivolto  al ‘tramonto della vita’, con le persone  con  Alzheimer  e  il  progetto  “Ponti  ad  Amman”.

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