Una ricognizione, in merito ai concetti-chiave delle tematiche che si rilevano quando si approfondisce l’ambito di studio dei beni di interesse culturale e della possibilità di fruirne a 360 gradi, inquadrando l’orientamento teorico dell’Universal Design, in una cornice inclusiva. L’opportunità di superare le barriere architettoniche è sovente intesa come un dovere derivante da un dispositivo normativo e gli interventi strutturali che ne conseguono sembrano, molto spesso, parziali e poco funzionali alle variegate esigenze dei fruitori. Non basta, dunque, soltanto garantire diritti alle persone, come sancito dalla Costituzione italiana, ma è parimenti importante, verificare che i visitatori possano effettivamente accedere e fruire di quanto è contemplato nei medesimi diritti, rendendo l’esperienza artistica dei fruitori con disabilità, pregnante e qualitativamente migliore.
