Gli autori hanno cercato di insegnare a due bambini con autismo di 5 e 7 anni ad effettuare un gioco più lungo che prevedeva anche situazioni di finzione.  In concreto, i bambini osservavano dei modelli adulti che giocavano con oggetti e figurine, muovendo le stesse come se facessero azioni.  La procedura ha determinato anche in questo caso delle acquisizioni rapide, sia a livello di verbalizzazioni che di atti motori conseguenti per tutte le sequenze di gioco. Comunque, come avvenuto nello studio di D’Ateno e colleghi, l’intervento non ha determinato un livello emergente di sequenze di gioco più ampio di quello presentato nel filmato.  In altre parole, i giochi che i bambini mettevano in atto a seguito dell’intervento erano dello stesso tipo di quelli osservati nei filmati e la stessa cosa può dirsi per le verbalizzazioni, evidenziando così un livello carente di generalizzazione.

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