È stato utilizzato il VSM, integrando tali video con altri personalizzati con modelli animati, per valutarne l’efficacia sull’aumento dell’abilità di andare al bagno, in modo più autonomo, di due bambini con disturbo dello spettro autistico, uno di quattro e l’altro di cinque anni. I video sono stati utilizzati secondo la procedura prevista dal concatenamento (chaining). A tal proposito, sono stati utilizzati tre filmati: il primo riguardava i primi due comportamenti inerenti all’abilità di andare in bagno (camminare verso il bagno e spogliarsi), il secondo aggiungeva le due azioni successive (sedersi sul water e fare i propri bisogni) e il terzo era inerente alla sequenza finale (pulirsi, sistemarsi e tirare lo sciacquone). Tali filmati, dunque, riflettevano il processo di chaining: si passava al video successivo solo dopo un’adeguata comprensione e stabilità nel compiere il comportamento precedente.
Ad ogni azione filmata era accostata una voce narrante che indicava il passaggio messo in atto e, nella parte finale di ogni video, una voce fuori campo rinforzava con parole di incoraggiamento il bambino (ad esempio: “Ce l’hai fatta, ottimo lavoro!”). I video sono stati caricati su un piccolo dispositivo portatile in modo tale da facilitarne la visualizzazione. Nel complesso, tale intervento è risultato efficace nell’insegnare una maggiore indipendenza nell’andare al bagno in quanto, dopo la ricerca, i due bambini con autismo hanno richiesto meno aiuti per tale abilità. Inoltre, è stato valutato un mantenimento dei comportamenti acquisiti anche dopo quattro settimane dalla fine dell’intervento e una loro generalizzazione in altri contesti, diversi da quello domestico dove è stata effettuata la ricerca.
