A scale for assessing Italian schools and classes inclusiveness
Strumento per valutare i processi inclusivi riferiti ai contesti scolastici, frutto del lavoro congiunto svolto da ricercatori delle università italiane di Udine e Perugia, insieme alla Open University of the Netherlands (NL), l’Università Autonoma di Barcellona (ES), l’Università di Zagabria (HR) e l’Università di Lubiana (SI).
La Scala si pone come uno strumento valutativo e autovalutativo utile a consentire da un lato, la realizzazione di specifiche forme di misurazione e, dall’altro, la promozione di processi di riflessione sugli indicatori di qualità dell’educazione inclusiva, per contribuire alla progettazione e alla regolazione in itinere del progetto educativo della scuola e della classe.
La scala è stata sottoposta a varie procedure di revisione e validazione, sia di carattere qualitativo, sia quantitativo all’interno del progetto europeo di ricerca su “Inclusione e Evidence Based Education” (2014-2017)
Le procedure di costruzione e validazione dello strumento sono dettagliate nell’articolo di Form@re scaricabile da questo link
L’AUTOVALUTAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Dimensione A: L’organizzazione inclusiva
Autovalutazioni riferite alla scuola (o al plesso).
La risposta deve essere formulata in maniera condivisa dal team docente della scuola.
Indicatori | Punteggio | |
1 | Tutti gli insegnanti interagiscono e collaborano fra loro in modo rispettoso e funzionale al raggiungimento degli obiettivi inclusivi, indipendentemente dalle condizioni e caratteristiche di ognuno (genere, condizione sociale, convinzioni politiche, etc.). |
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2 | Le attività collegiali (riunioni, etc.) sono ritenute utili da tutti per il progetto della scuola e non semplici incontri routinari. |
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3 | Tutti gli insegnanti (curricolari e di sostegno) sono coinvolti nella progettazione curricolare e nella sua valutazione in riferimento ad ogni allievo (ad esempio: le attività di sostegno non sono programmate, condotte e valutate dal solo insegnante specializzato, etc.). |
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4 | La scuola conosce le progettualità esterne finalizzate a promuovere l’inclusione. |
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5 | La scuola promuove momenti di confronto con la comunità sul tema dell’inclusione. |
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6 | Tutto il personale che opera nella scuola condivide gli obiettivi inclusivi e si riconosce nel progetto della scuola (le attività della scuola sono messe in buona luce da tutti in qualsiasi ambiente ci si trovi). |
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7 | Le idee e proposte di tutti sono tenute in considerazione nella determinazione del progetto della scuola e tutti si assumono la responsabilità di rendere la scuola più inclusiva. |
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8 | La programmazione del piano educativo individualizzato per ogni alunno con disabilità viene coordinato fra gli insegnanti curricolari e quelli di sostegno, anche al fine di farne un’occasione per migliorare l’apprendimento di tutti. |
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9 | Gli insegnanti curricolari e quelli di sostegno individuano congiuntamente gli obiettivi comuni e quelli avvicinabili fra la programmazione individualizzata e quella della classe, in modo da favorire la partecipazione dell’alunno con disabilità alle attività comuni. |
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10 | Alla realizzazione del progetto di sostegno partecipano con piena dignità anche altri operatori oltre agli insegnanti (assistenti educativi e alla comunicazione, personale ausiliario, etc.). |
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11 | Le attività di aggiornamento su temi inclusivi vengono programmate in collaborazione o comunque coinvolgendo le strutture specialistiche e le figure che a vario titolo seguono bambini con difficoltà. |
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12 | Il personale scolastico, le famiglie e gli alunni hanno costruito un punto di vista comune su cosa sia il bullismo. |
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13 | Il personale scolastico è formato ai temi dell’educazione inclusiva. |
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14 | Le attività di aggiornamento dei docenti aiutano a migliorare la loro capacità di lavorare in modo cooperativo in classe. |
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15 | Gli insegnanti comunicano ai colleghi le acquisizioni derivate dalla frequenza di piani di formazione e aggiornamento e ne verificano insieme le prospettive di applicazione. |
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16 | Vengono utilizzate come risorse per il miglioramento delle pratiche didattiche e delle prospettive inclusive della scuola le disponibilità offerte dal territorio (dalle famiglie, dalle associazioni, etc.). |
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17 | Le informazioni sulla scuola sono disponibili e comprensibili per tutti (ad esempio, sono tradotte in più lingue, rese disponibili in Braille, audio-registrate, presentate con immagini, etc.). |
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18 | Vengono messe in campo iniziative che coinvolgano le famiglie ad apprezzare la dimensione inclusiva (ad esempio: conferenze e percorsi formativi sull’inclusione, incontri tra famiglie, conoscenza delle diversità culturali, etc.). |
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19 | La scuola ha predisposto e mette in atto un progetto di accoglienza per i nuovi alunni che tiene conto delle differenze, sociali, culturali e linguistiche. |
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20 | Le esigenze degli alunni certificati con disturbi specifici di apprendimento o con altre forme di bisogni speciali sono affrontate da tutti i docenti della classe e in tutte le discipline. |
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Dimensione B: La didattica inclusiva
Autovalutazioni riferite alla classe.
La risposta deve essere formulata dall’insegnante o dal team docente della classe.
Indicatori | Punteggio | |
1 | Gli alunni sono coinvolti nella valutazione e abituati a forme di autovalutazione. |
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2 | Il riscontro delle valutazioni che viene dato agli alunni chiarisce loro ciò che hanno appreso e come possono sviluppare ulteriormente l’apprendimento. |
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3 | Vengono promosse forme di valutazione cooperativa dei lavori di gruppo. |
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4 | Tutti gli alunni sono coinvolti nella soluzione delle difficoltà della classe. |
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5 | Gli alunni vengono coinvolti nel formulare le regole per la gestione della classe. |
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6 | Gli alunni vengono incoraggiati ad assumersi responsabilità riguardo al loro apprendimento. |
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7 | Gli insegnanti spiegano le finalità dell’attività didattica proposta. |
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8 | Gli alunni vengono avviati alla costruzione di un metodo di studio. |
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9 | Gli alunni hanno possibilità di scelta rispetto alle attività (almeno ad alcune). |
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10 | Gli interessi, le conoscenze e le abilità acquisite autonomamente dagli alunni vengono valorizzati e utilizzati durante la lezione. |
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11 | I compiti per casa hanno sempre un chiaro fine di consolidamento dell’apprendimento. |
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12 | I compiti per casa tengono conto delle abilità e delle conoscenze di tutti gli alunni. |
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13 | Gli insegnanti sollecitano la collaborazione tra gli studenti nei compiti per casa. |
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14 | Gli alunni hanno possibilità di operare qualche scelta riguardo ai compiti, svolti in classe e per casa, in modo da poterli collegare allo sviluppo delle loro conoscenze e interessi. |
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15 | L’organizzazione delle attività didattiche prevede numerose attività di gruppo, finalizzate a promuovere forme di apprendimento cooperativo. |
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16 | Per supportare alunni che presentano difficoltà di vario tipo sono organizzate forme di tutorato da parte di compagni maggiormente capaci (tutoring). |
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17 | Vengono proposte attività didattiche finalizzate alla conoscenza delle emozioni proprie e altrui e allo sviluppo di competenze socio-emotive. |
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18 | Le attività di apprendimento valorizzano le caratteristiche di ciascun individuo, promuovendo una comprensione delle differenze sociali, culturali, linguistiche, di genere, abilità, religione, etc. |
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19 | Le situazioni di disabilità e le altre forme di bisogni speciali sono oggetto di riflessione e discussione durante le attività didattiche. |
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20 | Vengono adottati diversi stili di insegnamento per poter rispondere meglio ai differenti stili di apprendimento degli allievi (ad esempio: non ci si limita a spiegazioni verbali, ma vengono promosse forme di visualizzazione, attività pratiche, etc.). |
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INDICATORI OGGETTIVI DELLA QUALITÀ DELL’INCLUSIONE
1 | Quanti incontri di formazione e discussione sono stati organizzati durante l’anno su temi attinenti l’inclusione, che hanno visto la partecipazione di personale scolastico? | |||
[ ] nessuno |
[ ] da 1 a 2 |
[ ] da 3 a 5 |
[ ] oltre 5 |
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Indicare i titoli degli incontri | ||||
2 | Quanti sono i progetti inclusivi riportati sul Piano dell’Offerta Formativa (POF)? | |||
[ ] nessuno |
[ ] da 1 a 2 |
[ ] da 3 a 5 |
[ ] oltre 5 |
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Indicare i titoli dei progetti | ||||
3 | In quante lingue è tradotto il POF? | |||
[ ] nessuna |
[ ] 1 lingua |
[ ] 2 lingue |
[ ] 3 o più ling |
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Indicare le lingue | ||||
4 | Qual è la partecipazione alle attività extrascolastiche, gite, viaggi di istruzione da parte di alunni con disabilità? | |||
[ ] nessuna partecipa- zione |
[ ] solo per attività di 1 giorno e con assistenza aggiuntiva |
[ ] solo con assistenza aggiuntiva |
[ ] partecipa- zione completa anche senza assistenza aggiuntiva |
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5 | Nel corrente anno gli insegnanti di sostegno sono stati utilizzati per supplenze di colleghi curricolari? | |||
[ ] sistema- ticamente |
[ ] solo per sostitu- zioni brevi (max 2 o 3 giorni) |
[ ] solo sostitu- zioni da 1 giorno non preventi- vabili |
[ ] mai |
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6 | Quanti incontri sono stati organizzati sul trasferimento di informazioni tra i vari ordini di scuola per favorire il passaggio di alunni con disabilità e altri BES (solo per docenti delle ultime classi e delle prime classi dell’anno successivo)? | |||
[ ] nessun incontro |
[ ] solo 1 incontro |
[ ] più di 1 incontro |
[ ] più di 1 incontro con presenza dell’ allievo |
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7 | Quante e quali figure partecipano solitamente agli incontri di équipe? | |||
[ ] solo il delegato |
[ ] anche l’insegnante o gli insegnanti di sostegno |
[ ] anche 1 o più insegnanti curricolari |
[ ] anche il Dirigente |
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8 | Il numero di PDP per gli alunni della classe è aumentato o diminuito da un anno all’altro (dalla prima, alla seconda classe e così via)? | |||
[ ] è diminuito |
[ ] è rimasto invariato |
[ ] è aumentato di 1 o 2 unità |
[ ] è aumentato di oltre 2 unità |
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9 | Quanti anni di ritardo, in media considerando i frequentanti della scuola (plesso), accumulano gli allievi con cittadinanza non italiana per completare il ciclo scolastico, in confronto agli allievi italiani? | |||
[ ] oltre 2 anni |
[ ] 2 anni |
[ ] 1 anno |
[ ] nessun ritardo |
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10 | I livelli di abbandono scolastico sono aumentati o diminuiti nel corso dell’ultimo triennio? | |||
[ ] sono aumentati |
[ ] sono rimasti stazionari |
[ ] sono di poco diminuiti (<10%) |
[ ] sono diminuiti sensibil- mente (>10%) |
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11 | Sono organizzati laboratori linguistici per gli alunni non italofoni? | |||
[ ] no |
[ ] laboratori di italiano L2 per la comunica- zione |
[ ] laboratori di italiano L2 per la comunica- zione e laboratori di italiano L2 per lo studio |
[ ] laboratori di italiano L2 per la comunica- zione, per lo studio e azioni per valoriz- zare il plurilin- guismo (es. corsi in orario extrasco- lastico sulle lingue diffuse fra gli allievi, aperti, sia agli allievi madrelingua, che agli allievi italiani) |
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12 | Quanti progetti con istituzioni/associazioni del territorio ha realizzato la scuola nell’ultimo anno? | |||
[ ] nessuno |
[ ] da 1 a 2 |
[ ] da 3 a 5 |
[ ] oltre 5 |
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Indicare i titoli dei progetti |
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13 | Quanti progetti di alternanza scuola-lavoro vengono promossi e attivati per esperienze extrascolastiche nei confronti degli allievi con disabilità (solo per i docenti delle scuole secondarie di secondo grado)? | |||
[ ] nessuno |
[ ] un progetto solo per allievi con disabilità lieve |
[ ] un progetto per tutti gli allievi con disabilità |
[ ] tutti gli allievi hanno le stesse opportunità |
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Indicare i titoli dei progetti |
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14 | Quanti incontri di formazione e discussione sono stati organizzati durante l’anno su temi attinenti l’inclusione, rivolti specificamente alle famiglie? |
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[ ] nessuno |
[ ] da 1 a 2 |
[ ] da 3 a 5 |
[ ] oltre 5 |
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Indicare i titoli degli incontri |
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15 | Come sono organizzati gli spazi della classe quando sono presenti allievi con disabilità e altri BES? | |||
[ ] la classe non ha modificato la sua consueta organizza- |
[ ] sono previsti spazi separati di lavoro dal resto della classe, usati per tutte le attività e stabili per l’intero anno scolastico |
[ ] sono previsti spazi separati di lavoro dal resto della classe, usati solo per alcune attività |
[ ] la classe ha modificato e modulato la sua organizza- zione in base alle caratte- ristiche e ai bisogni dei singoli allievi |
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