Il contributo intende evidenziare il significativo apporto che la letteratura per l’infanzia può fornire, come fonte storiografica, agli studi storico-educativi e, in particolar modo, alla ricostruzione di ambiti di ricerca quali la storia dell’educazione speciale, in un’ottica pluridisciplinare. L’articolo si dedica, quindi, ad approfondire l’evoluzione della rappresentazione della sordità nella letteratura per l’infanzia italiana in relazione ai mutamenti storici, culturali ed educativi intercorsi, attraverso alcune opere rappresentative pubblicate tra la seconda metà dell’Ottocento e la produzione attuale.

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